“LE SCIMMIE VERDI”
ovvero
un tal Daniele e un certo Hamid si scambiano gli abiti per tentare di capire se grattare la scapola di Naomi Campbell sia possibile, se ballare per strada sia pericoloso, se i neri vendano rose e i cinesi mangino i morti, se vi sia un colore sbagliato per la pelle, se le prostitute si riconoscano dalle dita dei piedi e... cosa diavolo siano le scimmie verdi.....
Daniele Barbieri e Hamid Barole Abdu portano in scena uno scambio di identità
«Le scimmie verdi» parla di identità, razzismo e conoscenza. Un vero scambio sperimentale di identità creato da Daniele Barbieri, giornalista [anche a Carta] e Hamid Barole Abdu, poeta e scrittore.
Se è vero, come si racconta in Africa, che «le orecchie attraversano i continenti» e che la capacità d’ascolto determina la conoscenza, è importante uscire dai propri confini non solo territoriali, ma soprattutto identitari: intraprendere un viaggio poetico, letterario, emotivo o semplicemente simpatico; nel senso di un sentire con… l’altro. Mettersi nei panni altrui in un contesto umano differente significa decentrare reciprocamente quelli che sono i punti di riferimento storici, politici, culturali e sentimentali; metterli in discussione, confrontarli con altri per rielaborare una percezione nuova e condivisa della realtà.
Come ci si sente l’uno nei panni dell’altro? un italiano [Daniele Barbieri] in un eritreo e un africano [Hamid Barole Abdu] in un europeo? I due si incontrano per strada, iniziano a parlare e si scambiano abiti e identità. Hamid inizia a parlare come Daniele o qualcuno che gli assomiglia: romano, un po’ nazionalista, non cattivo ma razzista senza saperlo e disturbato nel suo quieto vivere dall’incontro con la diversità. Daniele si identifica con un immigrato fiero della propria identità, pieno di dubbi e ogni tanto sbruffone. Le battute si alternano a discorsi seri: sarà pericoloso ballare per strada, è giusto grattare la scapola di Mandela [quella di Naomi Campbell è un’altra faccenda… a quale maschietto non piacerebbe?], esiste un colore sbagliato per la pelle? Il falso Hamid e il falso Daniele cercano di capire cosa diavolo siano le scimmie verdi e provano a inventare un linguaggio per discutere su razzismo, sicurezza, paura dell’altro, diffidenza.
tratto dal Comitato "Verona Città Aperta"
http://veronacittaaperta.blogspot.com/
Imma-convegno-didamatica-2012.mp4
12 anni fa
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